Primo giorno
L’aspetto religioso di questo tour prevede un primo contatto con i luoghi che sono stati teatro di alcuni eventi significativi della vita del santo, arrivato a San Giovanni Rotondo nel 1916. La Chiesa Antica è la chiesa dove Pio svolse la sua opera da sacerdote, dove si potranno vedere due targhe che ne ricordano il passaggio. L’altare all’interno della chiesa è quello proprio che utilizzava Padre Pio per celebrare le funzioni religiose e il crocifisso è proprio quello davanti al quale, si racconta, ricevette le stimmate.
Altra chiesa da visitare è la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita nel 1959, proprio per contenere tutto l’afflusso di pellegrini, che non si riuscivano più a sostenere la piccola Chiesa Antica. Nel 2004, invece, fu costruita la imponente chiesa, la quale oggi custodisce le spoglie del santo, chiesa progettata dall’architetto Renzo Piano, la più grande chiesa italiana per superficie, oltre 6000 metri quadrati.
Altro luogo che merita una visita della città per meglio comprendere e apprezzare le vicende di Padre Pio, è la Cella del Santo, nel convento di San Giovanni Rotondo, dove Pio ha soggiornato fino alla sua morte. La cella è visitabile entrando nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, ma rimane coperta da un pannello trasparente, e non vi è possibilità di entrare. Ultima meta della giornata è il Museo delle Cere di Padre Pio, nel Palazzo Morcaldi, dove sono state ricostruite scene della sua vita, in una chiave davvero suggestiva.
Secondo giorno
Tutte le mete oggetto di pellegrinaggio si trovano nella parte residenziale della città, mentre il centro storico offre suggestivi scorci, con vicoli stretti che sembrano surreali, anche per la loro semplicità. Tipici sono i mugnali, le scalinate esterne alle abitazioni, quasi fossero un disegno, reso più suggestivo dalle piante ornamentali e dagli scenari circostanti. Le piccole chiese, le torri e i palazzi antichi ricreano un’atmosfera senza tempo, da cui è bello farsi avvolgere. La chiesa di San Giovanni Battista della Rotonda, costruita sulle rovine di un antico tempio pagano dedicato a Giano bifronte, dà il nome al borgo.
Sulla strada del ritorno, vi consigliamo di fermarvi a mangiare in una tipica locanda pugliese, senza fretta, per degustarne le specialità, e di fermarvi nei punti suggestivi del percorso di ritorno, per deliziarvi con i paesaggi e i panorami unici di queste zone, all’interno del parco del Gargano.
Fonte www.apulia.net